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eProInn cresce con l’ingresso di due nuovi soci: conosciamoli meglio

Tra lavoro e scadenze varie, è passata in sordina una notizia degli ultimi mesi alla quale non siamo riusciti a dedicare finora la giusta attenzione. Da un po’ di tempo, la nostra compagine sociale si è ampliata grazie all’ingresso di due nuovi soci: Marco Mandolesi, amministratore di Mamanero, e gli ingegneri Biagio e Alessandro Crescenzo, rispettivamente CEO e direttore del Dipartimento Ricerca e Sviluppo di CTI FoodTech.

La decisione di entrare a far parte della società si deve all’interesse suscitato dal nostro progetto di conversione delle auto convenzionali in veicoli ibridi-solari, a cui stiamo lavorando da diverso tempo e che, tra alti e bassi, sembra finalmente vicino a vedere la luce.

Intervista a Marco Mandolesi

Abbiamo chiesto a Marco di parlarci delle ragioni che lo hanno spinto a sostenere il progetto, dando un contributo concreto:

“Ho sempre fatto impresa – afferma Marco – La mia naturale propensione alla ricerca di start-up innovative mi ha spinto ad avvicinarmi ad eProInn. Inoltre, sono un grande appassionato di automotive. In eProInn ho trovato la capacità innovativa applicata a questo settore. La cosa che mi ha colpito di più è l’intelligenza della soluzione che si sta provando a sviluppare. Siamo tutti convinti che il futuro sia l’elettrico, ma si sottovaluta come ci si arriverà. Innanzitutto, bisogna produrre nuovi veicoli elettrici per sostituire l’attuale parco circolante, che è costituito per la maggior parte da veicoli convenzionali. C’è poi un fattore economico non trascurabile: non tutti hanno la capacità economica necessaria per effettuare il passaggio. Non solo, il problema è anche culturale. Il passaggio dal motore termico al motore elettrico non è banale, rappresenta una vera e propria svolta, a cui non tutti sono pronti: non tutti hanno lo stesso approccio alla conversione”.

Marco ci invita a riflettere su un aspetto sul quale raramente ci si sofferma: il passaggio all’elettrico è un fatto culturale. Ci sono ancora tante persone che guardano con scetticismo e pregiudizio alla transizione.

“eProInn tiene conto di tutti questi fattori ed è per questo che credo rappresenti la soluzione migliore. Il sistema al quale sta lavorando è il miglior modo per favorire il passaggio! Mi ha colpito molto l’idea di riciclo su cui la soluzione si basa: l’idea di poter dare una nuova vita a qualcosa che altrimenti si dovrebbe buttare. È un’idea che abbiamo ereditato dai nostri nonni. Io nel mio piccolo cerco sempre di non buttare e di riutilizzare gli oggetti. Perché rottamare un’auto che tecnologicamente è vecchia, ma che con qualche modifica potrebbe continuare ad essere utilizzata e funzionare bene? Condivido e mi piace molto la parte motivazionale ed etica del progetto, la sua lungimiranza”.

Il ruolo delle istituzioni

In conclusione alla nostra chiacchierata, ci siamo interrogati sul ruolo svolto dalle istituzioni e su quello che potrebbero fare per incentivare la mobilità sostenibile e quindi lo sviluppo di soluzioni come la nostra.

La politica non ha un ruolo marginale. Deve accompagnare il paese verso la transizione, promuovendo progetti come questo e offrendo strumenti a loro sostegno. La transizione ecologica non può avvenire a totale dispendio di forze private. La sua responsabilità è sia economica che culturale. Va bene erogare incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici, ma non basta. Non si cambia un atteggiamento culturale dall’oggi al domani. Negli anni ’80 il boom dei consumi ha prodotto una società che premiava il consumo. La politica deve indurre la popolazione a ragionare in modo diverso, incentivare il riciclo, il riutilizzo. I grandi cambiamenti passano per fasi intermedie”.

Noi non possiamo che unirci all’appello e alle parole di Marco, che ringraziamo per gli spunti preziosi e il tempo che ci ha concesso.

Per maggiori dettagli relativi al nostro sistema di conversione, ti invitiamo ad approfondire sul sito dedicato al progetto (www.life-save.eu).